La vaporizzazione degli acciai sinterizzati
Il processo di vaporizzazione degli acciai sinterizzati è un trattamento termico che prevede il riscaldo dei particolari a 500°/550°C in atmosfera di azoto.
Successivamente viene immesso vapore ad altra temperatura, 110°/120°C, in camera calda.
La reazione impiega dalle 2 alle 3 ore, in relazione alla superficie esposta da trattare, periodo durante il quale il vapore continua ad essere immesso.
Passato il tempo necessario, la camera viene raffreddata, sempre in azoto, fino a portarla a temperatura ambiente.
Quando il vapore entra in contatto con la superficie dei particolari genera una reazione chimica, generando ossido di ferro Fe3O4
Questo ossido ha interessanti proprietà fisiche e chimiche.
Potremo apprezzare un indurimento superficiale (450 500 HV0,5) del prodotto e una discreta protezione dalla corrosione.
Vedremo anche una diminuzione delle porosità, rendendo un successivo trattamento galvanico più performante.
Le porosità più piccole verranno completamente chiuse dalla formazione dell’ossido.
Per moderate esigenze di durezza e di resistenza all’usura può essere una valida e più economica alternativa ai trattamenti più comuni come bonifica o cementazione.
Particolari a magazzino possono durare anni grazie a questo trattamento, anche se per più elevate prestazioni di anticorrosione non è il processo migliore da utilizzare.
Possiamo migliorare quest’aspetto accoppiando una successiva impregnazione in olio antiruggine per offrire una miglior protezione anticorrosiva.
In conclusione la vaporizzazione è il processo ideale per chi ha bisogno di una prestazione meccanica leggermente superiore e ha necessità di una discreta protezione alla corrosione.
Risorse esterne
Acciaio sinterizzato trattato a vapore: caratteristiche e proprietà degli strati ossidati